Una delle affermazioni ripetute continuamente dai negazionisti del fenomeno delle scie chimiche è la seguente: le scie di condensa degli aerei di tipo persistente sono sempre esistite, fin dai tempi pioneristici dell’aviazione. Per avvalorare questa loro stramba e falsa tesi, essi si riferiscono spesso a materiale disponibile sul sito contrailscience che, grazie alla nomea conquistatosi, è stato soprannominato la Bibbia dei disinformatori.
Compiendo delle ricerche all’interno del canale video YouTube, si possono trovare dei filmati che mostrano alcune copie di libri specialistici pubblicati prima degli anni 90 del XX secolo. Questi testi, a volte, contengono fotografie di scie persistenti, invece altre volte descrivono le presunte condizioni meteorologiche che consentirebbero a tali scie di formarsi e talora di perdurare nel cielo. Considerando che i primi avvistamenti sicuri di scie tossiche sono stati segnalati in Canada nella prima metà degli anni 90, i negazionisti hanno pensato bene di presentare, a sostegno della loro versione, monografie risalenti ad un periodo insospettabile.
I filmati proposti su You-Tube dall’utente Epoxynous spesso portano la firma del già citato sito contrailscience, dal medesimo utente gestito. Ne è un esempio lampante il seguente video che mostra in particolare un testo corredato di molte immagini fotografiche intitolato Clouds of the world edito nel 1972:
Sempre a proposito di tale saggio, è stato inserito anche un altro filmato, nel quale è possibile visionare il codice ISBN principale, corrispondente all’edizione statunitense originale del libro, insieme con i due codici ISBN secondari, uno relativo all’edizione britannica e l’altro a quella australiana.
Alla conferenza di Novi Lugure del 19 settembre 2008, il C.I.C.A.P. ha usato le immagini di Clouds of the world, ma non solo all’interno di una presentazione power-point. Infatti, per l’occasione, Simone Angioni, coordinatore del C.I.C.A.P. Lombardia, era riuscito a procurarsi una copia proveniente addirittura dalla Nuova Zelanda (si trattava quindi dell’edizione australiana). Ovviamente Angioni, nel corso del dibattito, non ha potuto esimersi dal mostrare con orgoglio la pubblicazione. Anche Claudio Casonato si è adoperato, esibendo da vicino questa inconfutabile prova alle persone presenti in sala. Nel video curato da Paolo Attivissimo e relativo al dibattito, si vede chiaramente questa situazione dal minuto 35:48 in poi.
In seguito ad alcune ricerche sui siti di editoria, sono riuscito ad entrare in possesso anch’io di questo importantissimo ed emblematico libro. Nel mio caso, sembra trattarsi di una delle copie delle prime tirature: infatti sul volume è presente soltanto il codice ISBN principale relativo all’editore statunitense. All’apertura del pacco contenente la pubblicazione, le sorprese non sono mancate, come si vede dalle immagini:
Non so voi, ma io ho la netta impressione che stiamo assistendo ad una riscrittura orwelliana della scienza…
Non devi tremare … devi vibrare …
VibraVito.
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