Ecco come ho fatto:
- Mi sono collegato con Facebook
- Ho cercato tra gli utenti "tanker enemy"
Il mefistofelico papa che, sull'altare dell'abominazione, offre olocausti a Belzebù, chiamandolo Dio, sarà condannato senza appello. La Chiesa che, forte del suo carisma, avrebbe potuto, se solo avesse voluto, ergersi a difesa dell'umanità, pare abbia i giorni contati.Lungi dal voler prendere le posizioni di qualunque religione, sia essa cristiana, musulmana, ebrea, buddhista o altro (tra l'altro, non nutro simpatie per papa Ratzinger), ritengo offensivo quanto scritto da 'o professore, che ha tutti i connotati di pesanti accuse di "olocausti", oltre a rappresentare oltraggio a capo di stato estero.
In questi ultimi giorni le web-diatribe a riguardo delle scie chimiche sono state caratterizzate da una sfida lanciata da, nientepopodimeno che, Paolo Attivissimo, leader dei debunkers, nei confronti del sottoscritto. Per farsi un’idea della vicenda è necessario leggere un suo recente post dal suo blog e soprattutto i relativi commenti. Non spaventatevi!!! Al momento in cui scrivo siamo arrivati a quasi 800 commenti che richiederebbero mezza giornata o più per essere letti tutti. Ai nostri scopi sarà sufficente che vi soffermiate sui commenti postati dai due protagonisti del web-dissidio, se poi masochisticamente avete voglia di soffermarvi su tutti gli interventi degli aficionados di Attivissimo siete liberissimi di farlo, astenersi comunque deboli di stomaco.
Sul come si è scatenato il dissidio, sul senso e sulle interpretazioni del commento della discordia, su quanto ci si è detti nei pressi di quella riva del Lago di Lugano, ci sarebbero da fare infinite considerazioni, anche in virtù del fatto che la durata del nostro faccia a faccia ha superato gli 80 minuti. Queste considerazioni sono solo una piccola parte di tutto quello che è stato già scritto e commentato in quest’ultimi anni sul web, ossia da quando sono partite le prime segnalazioni sul fenomeno chemtrails. Invece, le valutazioni sul come si è sviluppata tutta la vicenda meritano di essere approfondite.
A distanza di qualche giorno, a mente fredda, devo ammettere che sono stato un vero pollo. Già, è inutile arrampicarsi sugli specchi. La mente lucida e cinica del re dei debunkers ha saputo ordire una provocazione coi fiocchi. Quando ho aperto il mio blog ho scelto di disabilitare i commenti per evitare inutile polemiche interminabili a causa di web-provocatori che si infilano in qualsiasi forum e/o blog nei quali si osa discutere di scie chimiche: nessuno ne esce indenne. Volevo quindi impostare il mio blog come una specie di diario nel quale raccontavo tutte le mie impressioni e tutto il mio scetticismo in merito a quanto ci viene raccontato in questo ambito e non solo dai disinformatori. Solitamente in un diario si riportano anche le proprie esperienze, ed è esattamente quello che ho fatto. Le volte precedenti che avevo commentato sul blog di Attivissimo non mi ero mai lasciato andare a nessun tipo di eccesso, ero sempre intervenuto per richiesta info o per esprimere il mio scetticismo in merito a determinate risposte che mi venivano date. I lettori abitudinari del mio blog ricorderanno che già in un’altra occasione si era arrivati ai ferri corti poichè mi avevano accusato di aver fornito false generalità, accuse che ho dimostrato essere più che infondate. Ma in quest’ultima occasione ad aver peccato d’impulsività è proprio il sottoscritto. In quel famoso commento della discordia comunque, non ci sono soltanto le mie opinioni personali in merito a quello che penso di una persona, ma anche un invito più o meno celato a essere meno superficiali, invito non rivolto esclusivamente a Paolo Attivissimo. Ma, a parte le disquisizioni sulle interpretazioni da dare a certe mie affermazioni, la domanda fondamentale è questà: qualcuno mi chiede un’opinione sul suo conto ed io la esprimo, tale opinione presenta degli elementi che non si possono provare, il fatto che io abbia espresso tale opinione non di mia spontanea volontà ma in seguito ad una richiesta significa anche che sto formalizzando un’accusa? Non lo so, e sinceramente non ho assolutamente voglia di andarmi ad informare sulla giurisdizione che regola tali web-diatribe. Sono sicuro che nei prossimi giorni ci saranno tanti interventi in merito da parte di persone che ne sanno più di me.
A causa di quanto esposto prima, ho deciso di abbandonare questo tipo di blog-avventura. Il presente sarà il mio ultimo articolo. Attenzione!!! Non traete subito conclusioni affrettate. Non pensate assolutamente che questa mia scelta sia dovuta al timore di sostenere spese legali che non posso permettermi, e non pensate neanche sia riconducibile al fatto che, chi ben immaginate, abbia fatto presente al sottoscritto eventuali ripercussioni penali. Sicuramente può essere una concausa, ma il fattore predominante è un altro: si tratta di assumersi non soltanto le proprie responsabilità, ma anche di responsabilizzarsi nei confronti di tutti quelli che gli aficionados di Attivissimo definiscono: boccaloni, creduloni, coloro che credono agli asini che volano e via dicendo. Non sto parlando soltanto di coloro che riscontrano il fenomeno delle scie chimiche, e già questi non sono pochi, ma anche di coloro che guardano trasmissioni ritenute pericolose dai razionalisti oltranzisti. Diverse volte si scagliano contro la trasmissione Voyager e il suo conduttore Roberto Giacobbo e di conseguenza anche con i relativi ascoltatori visionari. Stiamo parlando di quasi 3 milioni di persone.
Per comprendere meglio queste mie valutazioni riporto in basso alcuni dei commenti degli “aficionados” di Attivissimo precedenti l’incontro di Lugano e che mi hanno suggerito quella che era la linea di condotta più opportuna da seguire.
Cesco ha detto:
“… Ridere e scherzare va bene, ma quando si percepiscono chiari segni di squilibrio derivanti da continue manie di persecuzione bisogna cominciare a preoccuparsi, caro Paolo, e forse, ma forse sto esagerando, ti consiglierei di stare alla larga da quel tizio, perchè se nella vita vera è uguale a come parla qui sul web, non vorrei leggere il tuo nome sulla cronaca nera…”
OperationOne ha detto:
“Quoto Cesco. E ci aggiungo una considerazione amarissima: se quella che e’ al potere adesso vi sembra una generazione di scemi senza cervello, aspettate di vedere la prossima… all’orizzonte ci sono ignoranza tecnica, incapacita’ di metodo, antiscienza, creduloneria, instabilita’ psicologica, prepotenza e metodi fascistoidi e sbrigativi, e via dicendo. Io uno scenario del genere non lo voglio proprio vedere, no.”
Robert ha detto:
Sarò paranoico anch’io, ma al posto di Paolo non mi sentirei tranquillo al pensiero di incontrare una persona con tanti pregiudizi nei suoi confronti…
Questi commenti mi hanno fatto capire che, se fino a poco tempo fa ero per i debunkers, un boccalone su cui farsi quattro risate ricopiando integralmente i miei posts e dileggiandovi sopra, adesso, dopo questa mia scivolata, dovuta magari alle continue provocazioni subite in questi mesi, sono diventato immediatamente il perfetto prototipo dello sciachimista pericoloso e il simbolo della creduloneria degenerante causa del declino della società moderna. Lo scopo è quello di affibbiare un’etichetta poco lusinghiera a una categoria, il fatto stesso del neologismo sciachimista, coniato dallo stesso Attivissimo, evidenzia la volontà di ghettizzare un certo gruppo di persone ed attribuirgli dei comportamenti-tipo o una psicologia-tipo. Eppure, all’interno di questo ghetto ci sono varie opinioni e correnti di pensiero, c’è chi si limita a dire che quella che si vede non può essere sempre ed esclusivamente condensa, chi si spinge più in avanti facendo notare una certa forma di censura inquietante, chi si limita a parlare di esperimenti militari e chi si spinge in ipotesi cospirazioniste.
Il vespaio sollevato da Attivissimo sfidandomi al faccia a faccia di Lugano non è stato motivato da un risentimento del re dei debunkers. Il vero scopo era quello di farmi un’intervista e di psicanalizzarmi. Un ex-deejay che si spaccia psicologo, con quali titoli? Eppure a Lugano mi ha ripetuto diverse volte che per poter esprimere un opinione sulle scie degli aerei bisogna possedere i titoli. Ma adesso attraverso l’introduzione del suo ultimo post scopriamo che il tuttologo Attivissimo si diletta anche come psicologo:
“Ieri pomeriggio ho intervistato un sostenitore della teoria della cospirazione delle “scie chimiche”, noto in Rete come Vibravito, per conoscere di prima mano psicologia, idee e comportamenti di un credente in un complotto. Avevo già avuto esperienze dirette con i complottisti dell’11 settembre e con quelli lunari: mi mancava uno sciachimista. La mia curiosità, infatti, era vedere se risultava confermato o meno un modello generale del pensiero cospirazionista che progressivamente si sta delineando.”
Riporto anche una piccola parte del dialogo intercorso a Lugano in risposta al paragrafo in alto.
VIBRAVITO: “Fammi capire, mi hai fatto venire qui a Lugano per fare l’esame al sottoscritto? Oppure desideravi che ti dicessi la mia opinione su di te.”
ATTIVISSIMO: “A me interessa capire la psicologia delle persone che credono all’esistenza delle scie chimiche.”
VIBRAVITO: “Non c’è bisogno di nessuna psicologia, basta osservare il cielo e confrontarlo con i propri ricordi. Se proprio vogliamo parlare di una psicologia da applicare, allora ci si può riferire alle persone meno superficiali e più sensibili ai problemi dell’ambiente e della salute.”
Sugli altri aspetti sui quali ci si è soffermati a Lugano, nel momento in cui scrivo, Attivissimo è già partito in quarta. Come avrete già intuito, allo stato attuale delle cose, non ritengo opportuno ribattere e obiettare. E’ completamente inutile controbattersi all’infinito. Questo delle continue provocazioni è un gioco al massacro a cui è meglio porre fine, sia da parte di chi provaca che da parte di chi risponde alle provocazioni.
Qualcuno si domanderà: eppure i precedenti di persone che sul web hanno parlato male di Attivissimo ce ne sono stati. Sul web se ne leggono di tutti i colori. Anche nei commenti presenti sullo stesso blog di Attivissimo ci sono altre persone che hanno insultato, lo dimostra il seguente avvertimento presente sopra il modulo di inserimento commenti del suo blog:
“Le critiche sono ben accette. Gli insulti, a me o ad altri, no. Regolatevi di conseguenza, se non volete che i vostri commenti vengano rimossi.
A volte viene attivata la moderazione dei commenti a causa di alcuni omuncoli che pensano di poter usare questo blog come palcoscenico per rigurgitare insulti o spam.”
Ma allora, come mai ha fatto passare il mio commento della discordia. E proprio su quel mio commento ha sollevato tutto quel vespaio. Perchè proprio io? Qui ci viene in aiuto AcarSterminator, con un suo commento emblematico:
“…Secondo me non dovreste sottovalutare troppo Vibravito. E’ fuori di testa e tutto il resto, da bon complottista, ma è anche un furbetto determinato; a volte ho l’impressione che voglia fare le scarpe a Straker…”
Avete capito? Il loro scopo è quello di farmi apparire addirittura come un leader che vuole fare concorrenza a Straker. Mettermi al centro dell’attenzione e creare il prototipo dello sciachimista non solo folle e pericoloso, ma anche esibizionista. Far pensare a delle rivalità interne da parte di gente senza scrupoli per creare delle divisioni. Se questo non è un gioco al massacro! Meglio lasciar perdere. Considerando anche quest’ultime illazioni su un presunto mio esibizionismo, a proposito del rendere pubblica o meno la registrazione del faccia a faccia, comunico a Paolo Attivissimo che è mia intenzione che suddetta registrazione rimanga privata.
A gente come AcarSterminator, potrà sembrare che, anche la decisione di smettere di scrivere sul blog, può apparire come una forma di esibizionismo per suscitare clamore. Per dissipare qualsiasi dubbio in merito faccio presente questa comunicazione: giovedì 5 marzo cancellerò il presente e tutti i vecchi articoli tranne quello intitolato: Scie Chimiche: ne hanno parlato, in quanto, trattandosi di un semplice elenco sistematico di eventi, non presuppone nessun tipo di opinione personale. Rimarrà anche il link-banner relativo al sito che sta raccogliendo le firme per chiedere un referendum per decidere in merito all’approvazione del Trattato di Lisbona, che consiglio vivamente di visionare. Anche i video presenti nel mio canale YouTube saranno cancellati alla stessa data.
Altra precisazione. Per evitare che si creino castelli di supposizioni infondate, non voglio assolutamente che la decisione di cancellare quanto da me scritto su questo blog venga attribuita a ricatti da parte di Attivissimo, del genere: “O cancelli il blog, oppure si procede per vie legali”. Non c’è stata assolutamente nessuna ritorsione di questo tipo. Ripeto: è stata una mia scelta dovuta ad altri fattori che considero più importanti poichè non coinvolgono soltanto me o Attivissimo, ma globalmente alcune categorie di persone. I più attenti avranno notato che, anche nel presente articolo, ho espresso alcune critiche nei confronti di Attivissimo e quindi non c’è stato nessun condizionamento. Poichè sembra che mi abbiano scelto come icona della categoria degli sciachimisti, è importante che non mi si dipinga come una persona violenta e socialmente pericolosa. La traccia di quello che pensavano di me i disinformatori è presente in due blog che ricopiavano integralmente i miei articoli e li commentavano: strakerenemy.blogspot.com, vibradito.blogspot.com. In questi blog si provocava e dileggiava, ma almeno nessuno ha mai attribuito al sottoscritto simili comportamenti inquietanti. Poichè, è a causa di un commento scritto sul web che è si sollevato tutto questo vespaio, sospenderò anche i miei interventi sui vari blogs tematici e sui canali YouTube. A tal scopo invito a fare attenzione ad un utente con il nickname identico al mio che potrebbe spacciarsi per il sottoscritto, fate anche attenzione a tutti gli utenti con un nickname simile: vitovibra, vibradito, vlbradito. Questo perchè, seguirò le web-diatribe molto sporadicamente. Mi auguro che molti attribuiranno a questi web-provocatori anonimi il comportamento impulsivo che mi ha fatto scivolare nel tranello di Attivissimo.
Probabilmente alcuni sostenitori della realtà delle scie chimiche prenderanno tutta questa vicenda come una sconfitta. Considerazioni sbagliate: non ci sono nè perdenti, nè vincenti. E’ solo esperienza che deve indurre a essere più riflessivi e meno superficiali. Infine raccomando molta prudenza in futuro. Sorvolate le provocazioni e andate avanti per la vostra strada. Le web-diatribe si sono fatte volontariamente troppo accese. Non commettete il mio errore.
Un saluto e incoraggiamento.
VibraVito.
La persona di cui mi appresto a parlare sarà già stata individuata da molti lettori semplicemente leggendo il titolo. Stiamo parlando del noto meteorologo e climatologo Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana che pubblica la rivista Nimbus, rivista fondata dallo stesso Mercalli nel 1993. La notorietà di questo personaggio non è principalmente riconducibile ai titoli precedentemente elencati, bensì alle abituali apparizioni televisive durante la trasmissione “Che Tempo Che Fa” condotta da Fabio Fazio.
Presumendo che un meteorologo debba aver notato necessariamente quello che sta accadendo da qualche anno sopra le nostre teste, già in un paio d’occasioni alcuni comuni cittadini hanno provato a conoscere l’opinione del noto personaggio televisivo in materia di scie chimiche. Il primo episodio si riferisce ad una conferenza tenutasi a Cuneo il 16 marzo 2007. Il video relativo mostra chiaramente la sua refrattarietà all’argomento. Addirittura, nella seconda occasione, relativa ad una conferenza tenutasi ad Urbino due mesi più tardi, il Mercalli mostra una stizza ancora maggiore adducendola a fantomatiche minaccie di morte che avrebbe ricevuto da presunti sostenitori dell’esistenza delle scie chimiche. Di queste minacce non si conosce affatto la natura, ossia se effettuate telefonicamente o via email o con pizzinni, e soprattutto nessuno è a conoscenza dell’eventuale denuncia a riguardo. In seguito a questi vani interventi da parte di persone sconosciute per stimolare il mentereologo con il papillon, il 27 aprile 2008, quando meno te lo aspetti, anche un personaggio famoso, il cantante Piero Pelù, fa una memorabile uscita a sorpresa al termine di un’intervista di Fabio Fazio:
PIERO PELU’: “Prima di finire mi devi promettere una cosa.”
FABIO FAZIO: “Dimmi.”
PIERO PELU’: “Che prima o poi parlerete delle scie chimiche.”
FABIO FAZIO: “Parleremo delle scie chimiche? Poi mi spieghi…”
PIERO PELU’: “Domandalo a Mercalli.”
FABIO FAZIO: “… adesso durante la pubblicità mi spieghi a quale ti riferisci … eh eh … perchè eh eh … e noi ci rivediamo tra due minuti …”
Fino adesso l’invito del noto rocker fiorentino non è mai stato accolto da Mercalli, che invece all’epoca, infastidito parecchio dall’episodio, si adoperò immediatamente in una sgradevolissima azione censoria, provocando la cancellazione dell’intero canale YouTube associato al blog TankeEnemy con quasi 200 video scomodi.
In base a queste premesse, quando vengo a sapere di una conferenza con lui protagonista non molto distante da casa mia, non ci faccio molto affidamento. Poco dopo però, cambio idea. Mi viene in mente il recente libro scritto da Mercalli pubblicato a fine 2008 e intitolato Filosofia delle nuvole. Ricordo anche lo scontento di un mio amico che aveva ricevuto in regalo una copia del libro. Quando poi sul blog TankerEnemy leggo un commento relativo a un curioso paragrafo estrapolato dalla prefazione del testo, incomincio a pensare che si sarebbe riusciti a rendere utile, anche se in minima parte, questo regalo sgradito. Infatti tale paragrafo scritto da Fabio Fazio recita:
“Le nubi, in tutte le loro straordinarie forme, non fanno paura a chi le conosce: quelle più pericolose purtroppo non nascono dal cielo.”
Già! Conosciamo benissimo l’origine di queste nubi tossiche e pericolose.
Avendo quindi a disposizione una copia di Filosofia delle nuvole, avrei potuto aggraziarmi inizialmente l’attenzione del Mercalli e poi approfittarne per domandare se Fabio Fazio facesse riferimento alle scie chimiche in quella frase.
Sede e luogo della conferenza erano stati pubblicati sempre sul blog TankerEnemy, c’era quindi da aspettarsi la presenza nascosta ed infida dei soliti disinformatori. Il contesto era quello di un piccolo comune in provincia di Brescia con poco meno di 3500 abitanti: San Zeno Naviglio. Pur arrivando con un quarto d’ora di ritardo causa nebbia fittissima, riesco a trovare un posto libero in seconda fila poco prima che iniziassero ad argomentare. Per introdurre Mercalli, si adopera l’assessore all’ambiente, visibilmente contento e soddisfatto per essere riuscito a coinvolgere il personaggio famoso. I circa 200 posti in sala erano quasi tutti completamente occupati e diversi erano i giovanissimi delle scuole medie inferiori ed elementari. Vi era quindi un certo fermento nella piccola comunità del paesello di provincia nel poter ammirare da vicino il meteorologo della televisione con il simpatico papillon.
Al momento opportuno riesco ad incalzare Mercalli per circa quattro minuti. Durante il mio intervento nessuno degli organizzatori si è degnato di portarmi un microfono e la mia voce non risulta perfettamente comprensibile. E queste non sono insinuazioni poichè si sente chiaramente nella parte finale del filmato l’intervento ben udibile con microfono di una persona del pubblico che si sovrappone alla mia voce. Per questo motivo riporto il dialogo intercorso e tra parentesi quadre alcuni commenti personali alle affermazioni di Mercalli, prima però godetevi la sua performance nel seguente video:
VIBRAVITO: “Mi ha colpito molto la prefazione di Fabio Fazio relativa al suo recente libro. Lui scrive: ‘Le nubi, in tutte le loro straordinarie forme, non fanno paura a chi le conosce: quelle più pericolose purtroppo non nascono dal cielo’. Ma a cosa si riferisce? Non saranno le scie chimiche rilasciate dagli aerei della Nato, aerei militari Nato? Quelle striscie che vediamo nel cielo persistere per ore, che formano delle X, formano delle griglie e che non scompaiono?
MERCALLI: “No, sono nubi metaforiche quelle a cui si riferisce Fazio. Sono le nubi di cui abbiamo parlato stasera [A dire il vero si era parlato di clima, non di nuvole], sono le nubi dell’umanità [Infatti le scie chimiche sono prodotte dall'uomo] e su queste cose io … non ne so nulla”
VIBRAVITO: “Delle scie chimiche non sa nulla?”
MERCALLI: “No”
VIBRAVITO: “Nove interrogazioni parlamentari in Italia, tre segnalazioni in Europa, due comuni, due intere giunte comunali che hanno segnalato il problema ai loro cittadini”
MERCALLI: “Si, ho letto anch’io queste cose ma non so dirle niente”
VIBRAVITO: “Lei, di professione meteorologo, che osserva il cielo, non si è accorto di nulla?”
MERCALLI: “Niente, nel nostro settore non se ne parla … proprio è un problema che non esiste” [Infatti, nel settore della meteorologia, ormai sotto il controllo dell'aereonautica militare non se ne deve parlare]
VIBRAVITO: “Non esiste? E come mai adesso si vedono queste striscie nel cielo, queste X, e fino a pochi anni fa non si vedevano?”
MERCALLI: “Beh no, si sono sempre viste. Tant’è che già durante la seconda guerra mondiale il problema principale dell’aviazione era già degli aerei che non le lasciassero poichè permettevano alla contraerea di spararci contro. Quindi le scie sono un prodotto della combustione del kerosone e ahimè si formano spesso” [Qui parla delle normali scie di condensa]
VIBRAVITO: “Semplice condensa degli aerei?”
MERCALLI: “E c’è la condensa degli aerei poi qualcuno dice…”
VIBRAVITO: “La condensa degli aerei che copre il cielo, che oscura il cielo, secondo lei?”
MERCALLI: “E … può oscurare il cielo … mhhh”
VIBRAVITO: “Ci sono migliaia di filmati su internet, anzi invito tutto il pubblico di ricercare scie chimiche su internet, fare delle ricerche, troverete tanto materiale”
MERCALLI: “Purtroppo non c’è nessuna…”
VIBRAVITO: “Migliaia di filmati su internet, tanta gente che nota il problema e i meteorologi non sanno nulla, non si accorgono di nulla?”
MERCALLI: “Io non so cosa dirle … no so cosa dirle. Di complotti militari, se ci sono, non vengono a informare me” [Ma come? I suoi colleghi militari, colonnello Giuliacci, colonnello Guido Guidi, non la informano sui fatti? Mercalli vorrà farci credere che non gode di considerazione?]
VIBRAVITO: “Non è questione di complotti militari, è questione che quella non è condensa degli aerei”
MERCALLI: “Come fa a saperlo?”
VIBRAVITO: “Se osserva il cielo lo vede”
MERCALLI: “Lei ha una prova? Lei ha una prova? C’è un’unica prova se volesse averla, sa qual’è? Lei si deve affittare un aereo, andare esattamente dietro un aereo che produce le scie…”
VIBRAVITO: “Ah certo, lo può fare chiunque!!!”
MERCALLI: “…con uno spettrofotometro di massa va …” [Già, ognuno di noi può disporre di uno spettrofotometro di massa]
VIBRAVITO: “Sono state fatte varie segnalazioni alle A.R.P.A. [Agenzie Regionali Protezione Ambientale], se è per questo”
MERCALLI: “Ma non se la prenda con me, io non le posso niente … non se la prenda con me, io non le posso niente” [Qui si atteggia da povero perseguitato suscitando l'ilarità di una parte del pubblico, al limite ci sarebbe da ridere soltanto sul suo italiano]
VIBRAVITO: “Comunque lei per mestiere dovrebbe osservarlo il cielo?”
MERCALLI: “Ma io lo osservo come lo osserva lei. E poi?”
VIBRAVITO: “Per lei è tutto normale?”
MERCALLI: “Per me è tutto normale. Io ho molti più problemi, come vede da altre cose che sono molto più vicine a noi e lassù io non ne so niente. Non sono un’esperto di nubi, di scie” [Non è esperto di nubi però ha scritto un libro intero sulle nuvole]
VIBRAVITO: “No no … volevo giusto sapere se per lei, il presidente della Società Meteorologica Italiana … allora per lei il problema non esiste nonostante nove interrogazioni parlamentari”
[Qui interviene un mio amico che aveva trovato posto in prima fila un po' distante da me. Avendo effettuato lui le riprese la sua voce risulta ben udibile]
MIO AMICO: “Siccome ho letto anch’io qualcosa sull’argomento … adesso non voglio entrare nel merito, però la invito, siccome lei sicuramente ha anche modo di avere più risposte rispetto magari a me, di informarsi su questo argomento perchè effettivamente non è da sottovalutare”
MERCALLI: “Mi sono già informato tutto quello che ho potuto [Soltanto due minuti prima aveva affermato di non saperne nulla], non mi riguarda, non sono in grado di dare nessuna risposta scientificamente coerente, capisce? Scientificamente coerente. Punto. Le scie degli aerei sono a 8000 metri e io sono a livello del suolo. Non ho un aereo personale come può vedere e quindi non ho alcuna informazione. Non ne ho neanche dai miei colleghi che si occupano di queste cose [Qui involontariamente ammette che ci sono suoi colleghi militari che 'si occupano di queste cose']
MIO AMICO: “No d’accordo…”
MERCALLI: “Se qualcun altro le chiede a me, non so che cosa dirle”
VIBRAVITO: “E secondo lei a 3000 metri è possibile che si formino queste scie?” [Visto che Mercalli non si occupa di quello che succede nel cielo a 8000 metri, ero curioso di verificare se si occupa di quanto avviene almeno a 3000 metri]
MERCALLI: “Io so già che si formano tante merde molto peggiori di quelle immaginarie qui, a livello del suolo” [Alla mia domanda sui 3000 metri non risponde, inoltre a sentire la parola 'merde' scatta l'applauso di qualcuno che incita anche il resto del pubblico. I molti bambini presenti in sala hanno appreso che quando sentono certe parole devono applaudire]
MERCALLI: “Ci sono le macchine che scendono qui vicino: i SUV. Un bel SUV fa molto peggio. Se la gente cominciasse già a occuparsi di quello che è ben visibile e palese avrebbe già risolto molti più problemi del mondo di quelli che…”
VIBRAVITO: “Quello che invece non si può verificare da vicino, purtroppo…”
MERCALLI: “Io non posso occuparmi di tutti i mali del mondo, ho scelto di occuparmi come vede di una bella fetta. Io ho scelto di occuparmi di questo. Lei si occupi di quell’altro” [Se c'è un 'quell'altro' evidentemente esiste questo problema delle scie chimiche]
VIBRAVITO: “Si. Però è anche il suo settore”
[Qui interviene una persona del pubblico con il microfono che copre la mia voce, apparentemente per fare una domanda, ma in realtà per interrompermi. Che bravi gli amici di Mercalli! Mi hanno fatto sgolare senza microfono per 4 minuti]
PERSONA DEL PUBBLICO: “Scusi, volevo fare una domanda. Ci sono delle società o delle associazioni che propongono qualcosa di concreto per il cittadino? Perciò, qualcosa … cioè i pannelli solari?” [Tipica domanda evasiva]
MERCALLI: Bla bla bla…
Certo che Mercalli questa volta se l’è cercata! Considerando la sua totale refrattarietà alla problematica delle scie chimiche, di cui si è avuto conferma anche questa volta, poteva evitare di tirare in ballo le nuvole nel titolo del suo ultimo libro. E poi la prefazione di Fabio Fazio era tutta un programma. Ma, a parte questo, i temi sfiorati da Mercalli durante la conferenza meritano un ulteriore approfondimento, soprattutto per comprendere la sua coscienza ecologica di facciata. Mi sta venendo voglia di scrivergli una lettera, può anche darsi che la legga. Nonostante abbia inizialmente affermato che di scie chimiche non sa nulla, legge anche lui, come tutti i suoi colleghi militari, il blog di TankerEnemy. Lo conferma la censura operata a suo tempo sulla vicenda di Piero Pelù.
Un saluto e incoraggiamento.
VibraVito.
Dopo aver constatato le recenti crisi di nervi dei debunkers, avevo pensato avessero raggiunto il limite massimo di indecenza. Ma mi sbagliavo: quando si parla di indecenza riferita ai disinformatori, non esistono limiti. La conferma l’ho avuta leggendo i loro tentativi di invalidare le inconfutabili prove che ho fornito insieme ai fratelli Marcianò di TankerEnemy sul libro contraffatto. Pur di replicare ai nostri articoli non si fanno il minimo scrupolo di risultare approssimativi, incoerenti, diffamanti, denigratori. Di sostanza dei contenuti e argomentazioni serie (serie … non seriose) assolutamente nulla. Per loro l’importante è scrivere qualcosa, sembrano come quei bambini dispettosi che devono assolutamente rispondere e avere l’ultima parola. E’ incredibile come questi personaggi non temano minimamente di risultare insulsi, stupidi e volgari. E’ evidente che queste persone sono affette da una strana forma di pazzia e/o paranoia: la debunkite cronica. Tale patologia inficia la mente di coloro che ne sono affetti con simili pensieri: “Non importa cosa e come lo scrivo, l’importante è scrivere e commentare … scrivere e commentare … scrivere e commentare. Tutto il resto non conta, non mi proccupo affatto se rischio di risultare ripetitivo, ottuso, incoerente e falso. L’importante è debunkare. Io devo debunkare, costi quel che costi”. Per comprendere meglio questa particolare forma di psicosi riporterò tre casi clinici:
1) strakerenemy.blogspot.com
Questa mia vecchia conoscenza, il signor copia-e-incolla, nei pochi articoli che scrive di suo pugno, mostra solo pressapochismo e provocazione. Ma questa volta ha superato se stesso, tant’è vero che, anche il debunker parolaio axlman gli ha fatto notare l’inutilità del suo articolo: “Scusa, ma guarda che… almeno questo lo hanno detto chiaramente: il libro è lo stesso…”. Se avesse letto attentamente avrebbe evitato di scrivere un intero post interrogandosi inutilmente sul numero di copie del libro a nostra disposizione. Per tenere a freno la sua malattia, Mister cut-and-paste potrebbe limitarsi a scrivere soltanto posts copiati dagli altri, ma a quanto pare non è sufficiente: la patologia è ormai in uno stato avanzato. In questo caso abbiamo assistito ad un tipico effetto della debunkite cronica: la smemoratezza acuta.
2) orsovolante.blogspot.com
OrsoVolante (nikname YouTube Planando64), rispetto al provocatore elvetico, sembra puntare maggiormente sui contenuti, ma solo all’apparenza. Nel caso delle mie indagini sul libro contraffatto, non potendo confutare nulla a riguardo della palese manipolazione, ha dedicato un intero post a quello che secondo lui è un mio errore gravissimo di traduzione: avrei tradotto libreries con librerie, anzichè biblioteche. Ha addirittira riportato tutta, anzi … quasi tutta, la sezione del mio articolo a riguardo. Infatti il demente, perchè si tratta di un demente e su questo non ci sono dubbi, ha omesso di riportare il paragrafo antecedente la sezione da lui riportata nel quale io scrivevo: “Nelle schede di ricerca di questo sito, in fondo alle pagine si trova un elenco, contrassegnato dalla dicitura ‘Libraries this book has an entry in’, nel quale si trovano tutte le segnalazioni delle librerie, in particolare biblioteche universitarie, che hanno introdotto nel proprio archivio una copia del testo relativo alla scheda”.
Io ho chiaramente accennato sia a librerie che a biblioteche universitarie. Lui invece cosa scrive: “D’altra parte, ti saresti anche dovuto accorgere che tutte le tue presunte librerie, facevano capo a delle università”. Questa sua demenza è un effetto della debunkite cronica. Appena ha pensato di aver trovato uno spunto per screditarmi si è gettato a capofitto nella stesura di un nuovo post senza neanche controllare e rileggere con scrupolosità il mio articolo. E’ veramente messo male.
Ma non finisce qui, poichè a riguardo della dicitura Libraries this book has an entry in, lui ha fornito una sua interpretazione. Nel mio articolo avevo parlato di segnalazione al sito isbndb in merito all’acquisizione del titolo nell’archivio della libreria e/o biblioteca. Lui invece presume si tratti di data di ultima lettura, ossia qualcuno che aveva preso in prestito quel titolo da quella libreria. Queste è una sua intrepretazione sbagliata. Che senso ha per una biblioteca segnalare al sito isbndb tutte le volte che viene richiesto in prestito un determinato libro? Queste attività dovrebbero rimanere all’interno dell’ambito universitario. Invece, appare molto più logico che il sito isbndb tenga traccia delle segnalazioni relative al momento della registrazione in archivio di un titolo, magari di un volume già presente ma registrato in una data successiva, visto che il progetto del sito è partito nel 2002.
Ma, anche ammetendo valide le fantasiose supposizioni del disinformatore, queste non inficiano minimamente la stranezza segnalata in merito a Clouds of the World. Come mai le presunte versioni del 1972 sono disponibili nelle biblioteche universitarie per la lettura (come sostiene OrsoVolante) mentre della versione del 1984, che dovrebbe essere più facilmente reperibile poichè più recente, non esiste neanche una segnalazione? La risposta è sempre la stessa: tutte le copie disponibili relative alle versioni del 1972 non sono altro che versioni contraffatte dell’originale del 1984. E questo si verifica non soltanto nelle biblioteche universitarie, ma anche a riguardo delle librerie come dimostra la scheda su Amazon.
In questa occasione abbiamo assistito ad un altro effetto della debunkite cronica: la decontestualizzazione forzata, ossia fare di tutto per deviare il senso e la logica principale del discorso su altre questioni di scarsa importanza.
3) nico-murdock.blogspot.com
In questo caso i devastanti effetti della patologia sono piuttosto evidenti. Quando un malato di debunkite cronica si ritrova a corto di argomenti, entra in un profondo stato di crisi: per risollevarsi è disposto a tutto, non importa se rischia di apparire vigliacco, subdolo, e sleale. Deve assolutamente riprendersi e allora si adopera con tutti i mezzi, soprattutto quelli più meschini. Ne è esempio questo suo articolo dove riporta per intero una scambio privato di emails con il sottoscritto. Veramente un bella dimostrazione di correttezza! Questo effetto della debunkite cronica viene definito: slealtà palesata.
Ma non finisce qui. Quando vengono mostrate delle prove inconfutabili, il disinformatore entra nel panico più assoluto e l’unico sistema di cui dispone per uscire da questa situazione di stallo è quella di fuggire dalla realtà e lavorare incessantemente con la fantasia per eleborare le congetture più improbabili e inverosimili. Tali fantasiose supposizioni, pur essendo facilmente smontabili e riconducibili a un accrocchio di proposizioni senza senso, vengono ugualmente pubblicate dal disinformatore che può contare sui complimenti da parte dei suoi colleghi affetti dalla stessa patologia, riuscendo così a ritornare in una situazione di apparente normalità. Un perfetto esempio di quest’altro tipico effetto della debunkite cronica, definito congetturalità irreale, lo si ha in questo articolo.
Secondo la fantasia del soggetto, poichè nel video non ho fatto vedere bene alcuni dettagli quali la fattura, i dati del rivenditore e il timbro postale, allora c’è malafede e quindi il video deve essere tutta una montatura. Il demente, perchè anche in questo caso stiamo parlando di un demente senz’ombra di dubbio, non ha minimamente compreso lo scopo del filmato, ossia mostrare che i segni della manipolazione non erano opera del sottoscritto. La fattura, i dati del rivenditore, l’imballo di spedizione con il timbro postale, sono tutti perfettamente conservati a cura del comitato TankerEnemy. In qualsiasi momento possono essere mostrati e verificati, per cui non era necessario inserirli nel video, che tra l’altro era stato effettuato in presa diretta con una fotocamera fissa su un treppiede. Qualsiasi persona di buon senso è in grado di fare queste considerazioni, ma qui purtroppo abbiamo a che fare con dei malati gravi. Trattandosi di persone con menomazioni cerebrali, per questa volta farò un eccezione. Incominciamo a mostrare la fattura:
Inoltre e’ opportuno ricordare che avevo già messo a disposizione il filmato originale non compresso da 187MB a questo link. Il file in questione come dimostra l’immagine in basso è relativo al 14 novembre 2008 ore 20:12 corrispondente al momento dell’apertura del pacco.
Continuiamo con il mostrare l’imballo di spedizione con il dettaglio del timbro postale relativo al 12 novembre 2008:
Considerando le dimensioni generose del testo è ovvio che in tale data nella mia casella postale ho soltanto ricevuto l’avviso di recapito e non il libro. Rientrando dal lavoro in un orario successivo a quello di chiusura dell’ufficio postale avrei potuto ritirare il pacco soltanto il giorno successivo. Per la cronaca ho ritirato il pacco la sera del 14 novembre, poco prima di effettuare le riprese, ma, poichè tutto quello che affermo per i disinformatori è automaticamente falso, diamo per valido il 13 novembre. Considerando che, le due giornate lavorative del 13-14 novembre ero in ufficio, e questo posso provarlo, per manipolare il libro avrei avuto a disposizione soltanto la notte tra il 13 e 14 novembre. In una sola notte avrei dovuto: strappare due pagine dal libro dalla posizione corretta, strappare i due brandelli dalle pagine strappate, fare la scansione di questi due brandelli, attaccare le copie dei brandelli alle pagine strappate con del nastro adesivo, attaccare i brandelli nel libro in una posizione sbagliata, riattaccare le pagine strappate nella loro originaria posizione corretta, procurarmi di notte degli inchiostri, macchiare i bordi del libro con questi inchiostri, procurarmi una busta di imballo delle dimensioni appropriate ed apporvi falsi timbri e false etichette.
Avendo fornito elementi per i quali è impossibile ipotizzare una mia contraffazione, ecco che nei suoi deliri il debunker pazzoide partorisce anche un’altra congettura inverosimile secondo la quale avrei delle conoscenze all’estero che avrebbero fatto il lavoro al posto mio. La fattura mostra chiaramente che è intestata al sottoscritto (per ovvi motivi di privacy nell’immagine in alto è presente soltanto il mio nome). Crede ancora che la fattura sia falsa? Verificasse pure il numero d’ordine. E’ sospettoso sull’involucro con pellicola e carta di giornale? Telefonasse pure al recapito dell’immagine in basso relativo alla libreria canadese:
Vuole sapere per quale motivo dal 14 novembre abbiamo aspettato fino al 1 gennaio 2009 per pubblicare video e articolo? Ma cosa pensa? Che vado tutti i giorni a Sanremo? A qualcuno dei suoi colleghi avevo accennato che il 9 dicembre mi sarei recato lì, evidentemente non solo per visionare il telemetro, ma anche per affidare il testo al comitato TankerEnemy e per realizzare il video. A metà dicembre era già tutto pronto, ma abbiamo voluto aspettare fino al 1 gennaio 2009: più volte abbiamo dichiarato che è stato un modo per incominciare il nuovo anno nel migliore dei modi. Eppure lui, anche in questa nostra volontà, ha voluto vedere la congettura e la malafede. E’ pazzesco: non riescono a capacitarsi che in determinate occasioni farebbero una migliore figura a tacere e defilarsi. Invece no, perseverano nello scrivere scemenze su scemenze senza mai fermarsi. Ditemi voi se questi non sono malati. Malati sì … di debunkite cronica.
Non devi tremare … devi vibrare …
VibraVito.
[...] Ciao Corrado, preferisco un pusillanime che tace rispetto ad uno che parla. Oltretutto, quando questo è ventriloquo di altri... (vedi il perugino axlman - vibradito - che ci legge in questi minuti).
By Straker, at 16 gennaio, 2009 20:23